Territorio
La Tunisia è situata nel nord Africa, a circa metà della costa mediterranea. La sua morfologia è assai varia, passando dalla parte settentrionale attraversata dalle ultime propaggini della catena dell'Atlante, ad una vasta fascia centrale di fertili pianure dell’altopiano del Tell e del Sahel. A sud sono situati alcuni laghi salati, tra cui il Chott el Jerid, di quasi 5.000 kmq, e infine il deserto.
In Tunisia si trovano le tre tipologie di deserto: roccioso, pietroso e infine, nella parte meridionale, il deserto sabbioso costituito dalle dune del Grande Erg Orientale.
L'unico fiume degno di nota della Tunisia è il Medjerda, nella parte settentrionale, importantissimo sia per l'irrigazione sia per la produzione di energia idroelettrica.
La Tunisia ha 1150 km di coste articolate, che partendo da nord si estendono per tutta la parte orientale del paese, fronteggiata da diverse isole fra cui le isole Kerkennah e  Djerba.



Clima
Il clima della Tunisia settentrionale è di tipo mediterraneo, con scarse precipitazioni estive e inverni miti e piovosi. Man mano che si scende verso sud, il clima si fa più caldo e secco. Ci sono zone nel Sahara dove non piove per anni e dove la temperatura raggiunge punte massime che superano i 50°C. Anche le temperature medie sono molto diversificate (v. tabella comparativa delle temperature e delle precipitazioni per Tunisi, Tozeur e Djerba e la situazione meteo di oggi).



Flora e fauna
La Tunisia presenta una grande varietà di habitat. La parte settentrionale ha una flora di tipo mediterraneo con pinete e foreste di querce che ospitano cinghiali, sciacalli, volpi, porcospini, gatti selvatici e nel parco dell'Ichkeul bufali e lontre. A sud della Dorsale l'aspetto cambia completamente e si passa da deserti stepposi al deserto vero e proprio. Qui vivono piccoli roditori del deserto, rare antilopi e i dromedari, oltre a gechi, scorpioni, varani e serpenti. Molto abbondante è l'avifauna, che varia in funzione dell'habitat e in funzione della stagione, trovandosi la Tunisia sulle principali rotte migratorie.  Tanto per citare solo qualche specie: il falco pecchiaiolo, il falco di palude, il falco pellegrino, aquile, nibbi, poiane, averle, usignoli upupa, quaglie, picchi e ghiandaie, oche selvatiche, anatre, fenicotteri, aironi, egrette e lungo le coste diversi uccelli marini come il gabbiano roseo, il gabbiano corallino, il gabbiano reale mediterraneo, la sterna maggiore e la sterna zampenere.



Cenni storici

I territori della Tunisia erano abitati in epoche preistoriche da popolazioni dedite soprattutto alla pastorizia e dalle quali si presume discendano i Berberi, la popolazione autoctona dell’Africa Settentrionale. In epoca storica, in Tunisia si succedettero i Fenici, i Romani, i Vandali, i Bizantini, gli Arabi, gli Ottomani e infine i Francesi. Tutte queste popolazioni hanno lasciato tracce evidenti (siti archeologici,  stili architettonici, religione, culture diverse), delle quali la Tunisia è ricca. A partire dal 1100 a.C. si ebbero i primi insediamenti Fenici. Cartagine, a partire dal V secolo a.C. divenne la città più importante del Mediterraneo occidentale. Ben presto entrò in conflitto con quelle che erano le grandi potenze del tempo, prima la Grecia ed in seguito Roma, che la impegnò nelle guerre puniche. Alla fine della terza guerra punica (146 a.C.) il territorio di Cartagine divenne una provincia romana.

All’inizio del V secolo d.C. con l’Impero Romano ormai alla fine della sua storia, la Tunisia fu invasa dai Vandali di Gaiserico, che vi rimasero fino al 533, quando Belisario generale dell’Impero Bizantino li sconfisse dando inizio a 150 anni di dominio Bizantino.

All’inizio del VII secolo d.C. iniziarono le invasioni arabe, che con l’aiuto e la conversione dei Berberi, riuscirono ad avere la meglio sui Bizantini. Malgrado il popolo berbero avesse adottato la religione degli invasori, non fu mai disposto ad accettarne il dominio, tanto da iniziare una serie di guerre che durarono fino all’arrivo dei Turchi ottomani.

All’inizio del XIX secolo la Tunisia divenne protettorato francese. La Tunisia divenne indipendente nel 1956. Primo presidente fu Habib Bourguiba, che fin dagli anni trenta era stato impegnato nella lotta per l’indipendenza, e rimase in carica fino al 1987. L’attuale presidente è Ben Ali.

Scheda
Superficie: 164.190 kmq
Popolazione:
9.705.000 ab. (2001)
Capitale:
Tunisi
Forma di governo:
repubblica  presidenziale
Moneta: dinaro tunisino (DT)
cliccare per ingrandire


Popolazione
La Tunisia conta circa 9.700.000 abitanti, in maggioranza arabi (98%), seguiti da berberi ed europei. La religione ufficiale è quella musulmana, ma ci sono anche una minoranza di ebrei e circa 20.000 cristiani. I tunisini sono molto aperti e tolleranti verso i non islamici. I primi abitanti del territorio furono di origini berbere, anche se le numerose ondate migratorie hanno portato in Tunisia fenici, ebrei, romani, vandali e infine arabi. La densità media della popolazione è di 59 abitanti per kmq, ma nelle zone desertiche scende a meno di 10 abitanti per kmq. L'agglomerato urbano di Tunisi conta 1.722.000 abitanti, la seconda città è Sfax con 475.000 abitanti.
Lingua
La lingua ufficiale è l'arabo, ma il francese è diffuso in tutte le zone della Tunisia.



Attività economiche
L’economia della Tunisia è in rapido sviluppo, con un tasso di crescita annuo del 6%. Il turismo è ancora il settore trainante. Altro settore importante è lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio, anche se le esportazioni di petrolio non superano il 25% delle esportazioni totali.  Altre esportazioni riguardano i tessuti, i prodotti chimici e i fertilizzanti. L’agricoltura sfrutta circa il 50% del territorio con coltivazioni di mais, frumento, avena, datteri, olive ed arance, ma il 40% dei prodotti alimentari deve essere importato. Anche la pesca è un settore in costante sviluppo e riguarda prevalentemente tonni e sardine, con un pescato annuo sulle 95.000 tonnellate.

Per quanto riguarda le estrazioni minerarie, la Tunisia è il sesto produttore al mondo di fosfati.

Indicatori economici:
PIL 2003 6.900 $ pro capite (Italia 26.800$), tasso annuo di crescita 6%
ISU 2001 Tunisia 89° posto (Italia 20°)

*L’ISU è un indicatore composito, elaborato dall’Onu a partire dal 1990, che fa riferimento a una situazione dello sviluppo umano sotto un profilo non solo economico ma anche sotto i seguenti fattori:
livello di sanità, speranza di vita alla nascita;
livello di istruzione, indice di analfabetismo della pop. adulta e della media del numero di anni di studi;
reddito PIL pro-capite dopo una doppia trasformazione che tiene conto del reale potere di acquisto del paese.