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Geysir
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Geysir è una meta obbligata per
tutti coloro che si recano in Islanda.
I geyser sono il simbolo dell'Islanda.
Prendono il nome dal Grande Geysir, che fino agli anni Sessanta
eruttava colonne d'acqua alte fino a 60 metri a intervalli regolari e
che ha dato il nome anche alla zona geotermica che si trova
nell'Islanda centro-meridionale a poco più di 100 km da
Reykjavik. Ora il Grande Geysir è inattivo, ma per la gioia dei
visitatori c'è Strokkur, che proietta colonne d'acqua bollente
alte fino a 20-30 m ogni 5-8 minuti ed ogni volta è
un'esperienza entusiasmante. Già a qualche chilometro di
distanza si distingue la colonna del vapore, che fa capire quanto il
fenomeno sia imponente.
La zona geotermica di Geysir è
costellata da sorgenti calde, altri geyser di dimensioni minori, tra
cui il Litli Geysir, chiamato così perchè minuscolo, e
pozze d'acqua. Tra queste ultime sono degne di nota le pozze gemelle
Blesi, due pozze comunicanti ma di colore nettamente diverso, l'una
d'acqua calda e fumante di colore trasparente, l'altra appena tiepida
di colore azzurro intenso. La zona è attiva da migliaia d'anni,
anche se la posizione delle sorgenti è cambiata nei secoli a
causa di terremoti. E' da tenere bene presente che l'acqua dei geyser e delle sorgenti
termali può raggiungere i 125°C, per cui è molto
pericoloso oltrepassare le zone recintate.
All'ingresso della zona geotermica
c'è un ampio parcheggio e una stazione di servizio con posto di
ristoro. |
Cosa sono i geyser
I geyser sono sorgenti di acque termali dalle quali si innalza periodicamente
un getto di acqua bollente e vapore contenente disciolti numerosi sali
e silice
idrata, che si depositano formando la geyserite. Si
tratta di manifestazioni di vulcanismo, tipiche di aree in cui
l'attività vulcanica eruttiva è
estinta da lungo tempo,molto rare
in natura, presenti
solamente in poche aree tra l’Islanda.
Ci sono tre componenti indispensabili perchè un
geyser possa esistere:
un rifornimento abbondante di
acqua, una fonte intensa di calore e una struttura idraulica particolare. L'acqua è comune in
natura, il calore in
genere è fornito dall’attività
vulcanica, la struttura idraulica necessaria
all’esistenza del geyser è però
decisamente
rara. Affinchè avvenga
il getto tipico del
geyser, la
struttura interna deve avere un
diametro appropriato (nè troppo stretto, nè
troppo largo). Se
il condotto è
troppo largo il vapore acqueo può uscire facilmente dando vita a
una fumarola oppure, nel
caso sia sufficientemente lungo da far raffreddare e condensare
il vapore, dando vita una sorgente calda. Quanto più il canale è
stretto, tanto più viene impedita la convezione termica tra l’acqua alla base e quella nella parte alta della
colonna. Dalla lunghezza del condotto dipende inoltre la pressione, che la
colonna dell'acqua esercita sull'acqua alla base.
Rielaborazine dello schema
tratto da: W. H.
Freeman, Understanding
Earth, Frank Press und Raymond Siever © 1994, 1998
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Come funziona un geyser
L'acqua più profonda si riscalda per la vicinanza della
camera magmatica e risale nel sistema idraulico del geyser, riscaldando così l'acqua più
fredda della parte alta finchè tutta l’acqua
raggiunge la temperatura prossima
all’ebollizione. A
questo punto il geyser comincia a
funzionare come una pentola a
pressione.
La grande
pressione, dovuta al peso della colonna di
liquido sovrastante, impedisce l'ebollizione alla
normale temperatura di 100° C. Poichè, nella parte bassa, la temperatura continua a crescere
mentre la pressione resta immutata,
a un certo punto l’equilibrio si rompe. L'acqua comincia a bollire, si
trasforma repentinamente in vapore
aumentando di volume fino a 1500 volte e spinge verso l’alto la colonna d'acqua, originando il getto spettacolare di acqua e vapore tipico del geyser.
Una volta che l'acqua esce
dal sistema, la pressione all'interno dell'acquifero crolla, e si
ristabiliscono le condizioni
iniziali, fino a quando il calore non riattiva il sistema. Ecco
perchè le
manifestazioni dei geyser si ripetono ad intervalli regolari.
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Filmato
Il Geyser Strokkur in azione |
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Þingvellir |
Þingvellir si trova a poca
distanza da Geysir. Nel 1928 è stato dichiarato parco nazionale.
Il parco racchiude una piana ai margini della fossa tettonica, che
segna il confine tra la zolla europea e quella nord-americana, che si
stanno allontanando ad un ritmo di circa 1 cm all'anno. Da nessun'altra
parte la frattura fra le due zolle è più evidente. La
piana è attraversata da gole e crepacci, fra cui la maggiore
è l'Almannagjà. Un sentiero ben curato si snoda lungo la
gola, nella quale precipita l'Oxarà, formando le cascate alte 20
metri dell'Oxararfoss. All'estremità meridionale del parco si
estende il maggiore lago islandese, il Þingvallavatn, con una
superficie di quasi 85 kmq. Il lago è alimentato, oltre che dal
fiume Oxarà, anche da numerose sorgenti sotterranee ed è
punteggiato da tre isolotti vulcanici. La formazione del lago risale a
circa 9.000 anni fa, quando un'eruzione fece confluire il corso di
alcune sorgenti nel bacino a sud di Þingvellir. Il lago è
il luogo ideale per la pesca al salmerino e alla trota. Vi si pratica
anche la pesca invernale, attraverso buchi praticati nel ghiaccio. La
zona circostante è ideale per il bird-watching e per passeggiate
a piedi e a cavallo.
Foto aerea di Þingvellir, tratta
da Around Iceland, edita da
Heimur,
Reykjavik
Nella foto sono ben visibili, a destra,
la frattura
dell'Almannagjà e il corso dell'Oxarà, nella parte alta,
il lago Þingvallavatn
Storia
Þingvellir non è importante
solamente per motivi
geologici, bensì anche perchè nel 930 vi fu istituito
l'Alþing, l'Assemblea Nazionale islandese. Þingvellir
significa infatti "pianura dell'assemblea". Il sito fu scelto come sede
dell'Alþing perchè la grande
fenditura dell'Almannagjà rappresentava un palco naturale da cui
gli oratori potevano parlare alla folla, che si riuniva nella piana
sottostante. Ogni estate si teneva la riunione estiva che durava due
settimane e alla quale partecipavano tutti quelli che ne avevano la
possibilità. Qui si varavano le leggi, si prendevano decisioni
in merito alle dispute legali, si concludevano affari, si combinavano
matrimoni, si svolgevano competizioni sportive, si eseguivano le
condanne. Fu qui che vennero prese le decisioni più importanti
per la nazione: qui il cristianesimo fu accettato come religione
ufficiale, qui si decise l'introduzine delle decime e nel 1262 fu qui
che l'Islanda si arrese alla Norvegia. L'ultima assemblea dell'Alþing si tenne a Þingvellir nel 1798, nel 1800 l'Alþing è stato trasferito a
Reykjavik.
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